TASSE E TARIFFE
Successione ereditaria: come funziona
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La successione ereditaria che si apre al momento del decesso della persona nel luogo del suo ultimo domicilio, determina il trasferimento delle posizioni giuridiche, attive o passive, dal defunto al successore e, secondo una prima distinzione, può essere di due tipi:

 - a titolo universale con la quale l’erede subentra (in quota o per l’intero) nella totalità dei diritti e degli obblighi che non si estinguono con la morte del de cuius -  a titolo particolare con cui il successore, detto legatario, subentra solo in uno o più rapporti patrimoniali ben precisi e definiti del defunto.

Colui il quale è chiamato a subentrare in tutti i rapporti patrimoniali trasmissibili acquisisce anche gli eventuali debiti del de cuius, quindi soltanto accettando volontariamente l’eredità, assume la posizione di erede; al contrario il legatario diventa automaticamente tale dall’apertura della successione senza che sia necessaria alcuna accettazione del lascito, ricevendo in via generale solo un vantaggio dall’attribuzione patrimoniale. Il legatario non è tenuto al pagamento dei debiti ereditari, gravanti solo sugli eredi in proporzione alle loro quote, anche se il testatore può prevedere per il legatario il compimento di una determinata prestazione, entro il limite comunque del valore del bene ricevuto.

Il diritto ereditario disciplina tre tipi di successione:
- testamentaria: il defunto ha disposto nell’atto di testamento l’assegnazione del proprio patrimonio agli eredi ed eventualmente ai legatari;
- legittima: in mancanza di un testamento o nel caso di un testamento successivamente dichiarato invalido, interviene la legge ad individuare gli eredi nelle persone degli stretti congiunti del defunto e ad assegnare loro i beni dell’asse ereditario. La successione legittima può svolgere una funzione residuale rispetto a quella testamentaria, applicandosi per quei beni eventualmente esclusi dal testamento. In altri termini, se il testamento non disciplina l’intera successione, questa sarà in parte testamentaria e in parte legittima;
- necessaria: è prevista quando il testatore abbia disposto dei propri beni, ma senza rispettare i diritti garantiti dalla legge ai congiunti più stretti, a cui spetta sempre di diritto una quota di eredità.

Per poter ricevere un’eredità basta essere viventi o anche solo nascituri concepiti al tempo di apertura della successione (sono considerati “concepiti”coloro che nascono entro i 300 giorni dalla morte del de cuius, ma la partecipazione alla successione è comunque subordinata all'evento della nascita); altresì possono succedere le persone giuridiche, anche se enti non riconosciuti, sia che esistano, sia che debbano essere costituiti secondo le modalità indicate dal testatore.

Alcuni soggetti tuttavia perdono la capacità di succedere, quando sono ritenute indegne dalla legge, ossia immeritevoli di fruire dei benefici dell’eredità, per aver commesso atti particolarmente gravi nei confronti del defunto o dei suoi congiunti. Quindi risulta indegno a succedere:

- chi ha volontariamente ucciso o tentato di uccidere il de cuius o i suoi congiunti,
- chi ha commesso sempre ai danni di tali persone un fatto al quale la legge dichiara applicabili le disposizioni sull’omicidio,
- chi ha calunniosamente denunciato una di tali persone o falsamente testimoniato contro di esse, purché si tratti di condotte accertate in un giudizio penale,
- chi ha forzato con violenza o dolo la volontà testamentaria o ha distrutto, falsificato, alterato od occultato il testamento.
 
La presentazione, deve avvenire entro un anno dal decesso e deve essere effettuata da uno degli eredi. 
La dichiarazione di successione e le domande di voltura al Catasto Terreni e/o Urbano possono essere presentate esclusivamente per via telematica. Il Caaf Cgil assiste gli eredi informandoli in merito all'iter di presentazione, compila e invia la dichiarazione e le domande di voltura all'Agenzia delle entrate, predispone le deleghe di versamento per effettuare il pagamento delle imposte e/o tasse dovute.

Il decesso di una persona implica per gli eredi anche altri adempimenti ad esempio: passaggio di proprietà dell’autoveicolo, cambio di intestazione delle utenze, accolli di mutuo, chiusura posizioni bancarie/assicurative;
subentro nei contratti di locazione, dichiarazione dei redditi e nuova IMU.