ASSISTENZA SANITARIA
Orari di ambulatorio e visite domiciliari
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Il medico di base non è solo colui che compila e consegna ricette per farmaci, prescrive visite o analisi o viene a casa nostra quando siamo malati ma è un professionista che conosce bene il nostro stato di salute e, quando si presenta la necessità, ci guida in tutto il percorso terapeutico all’interno delle strutture del Servizio Sanitario Nazionale, permettendoci di accedere a tutti i servizi e prestazioni compresi nei livelli essenziali di assistenza (i cosiddetti Lea).

Il medico di base viene scelto liberamente da ogni cittadino. Ogni medico, però, non può avere più di 1500 assistiti e si può scegliere solo tra i medici che operano nel territorio di competenza della Asl nella quale si risiede.

Le prestazioni del medico di base sono generalmente gratuite per l’assistito.
Ve ne sono alcune a pagamento, come:
il certificato di invalidità civile;
il certificato di infortunio sul lavoro;
il certificato di idoneità ad attività sportive non agonistiche.

La visita medica da parte di un medico di base diverso dal proprio, ha un costo di 25,82 euro se si tratta di visita domiciliare e di 15,50 euro se, invece, viene effettuata in ambulatorio.
Gli altri servizi sono tutti gratuiti. 

Per quanto riguarda gli orari di visita, bisogna considerare che il medico di base non fornisce un servizio di emergenza, per il quale c’è il pronto soccorso e, pertanto, non è tenuto ad essere sempre reperibile. Ecco perché occorre essere informati sui suoi orari di studio e di visita domiciliare, ricordando che, al di fuori di questi, ci si può rivolgere alla guardia medica.

Orientativamente, gli orari seguiti dai medici di base sono i seguenti:

giorni feriali: dalle 8.00 alle 20.00;
giorni prefestivi: dalle 8.00 alle 14.00.

In tale arco di tempo, il medico deve garantire l’apertura dell’ambulatorio per almeno cinque giorni alla settimana: non esiste un orario minimo da rispettare, l’importante è che il medico comunichi il proprio orario alla Asl e lo esponga all’ingresso dell’ambulatorio.
Ovviamente l’orario di lavoro minimo non corrisponde alla durata dell’attività, perché tutti i pazienti che accedono all’ambulatorio entro l’orario stabilito devono essere ricevuti e quindi, anche se l’orario è terminato, il medico non può rifiutarsi di visitare un assistito in attesa.
 
Il sabato, salvo diversi accordi regionali o di Asl, il medico deve essere reperibile al telefono per due ore, dalle 8.00 alle 10.00.

Se vengono richieste visite domiciliari, il medico deve effettuare tali visite entro le ore 10.00, orario oltre il quale il medico può decidere di rinviarle alla mattina successiva, entro le ore 12.00. È importante ricordare che le visite domiciliari non rappresentano, per il medico di base, un obbligo assoluto, egli può valutare le urgenze, assumendosi la responsabilità professionale di tali scelte.

In caso di malattie croniche che non consentano all’assistito di raggiungere l’ambulatorio, si può chiedere di essere ammessi al servizio di Adp, tramite apposita richiesta al medico che la compilerà e la inoltrerà alla Asl, alla quale spetta la decisione. Se la domanda viene accolta, il medico visiterà a domicilio l’assistito con frequenza predeterminata.

Anche il medico di famiglia può assentarsi dal lavoro: per malattia, assistenza a familiari con handicap, attività di volontariato o di emergenza. Deve sempre darne comunicazione alla Asl e, a volte, essere autorizzato. Teoricamente, dovrebbe essere la Asl ad avvisare gli assistiti; di fatto, poi, è il medico che informa i pazienti.