CASA E CONSUMI
Nuda proprietà ed usufrutto
Tempo di lettura: min 1:55

Nuda proprietà ed usufrutto


La nuda proprietà è rappresentata dal valore di un immobile decurtato dell’usufrutto cioè del diritto di altro soggetto di usare il tale bene finché è in vita.

E l’usufruttuario?

Il diritto definisce “usufruttuario” chi decide di vendere l’abitazione mentre chi l’acquista è definito “nudo proprietario”.

In questo caso chi vende il proprio immobile si riserva il diritto di viverci e chi lo compra, invece, acquista la proprietà pur non potendola utilizzare finché il residente vive nell’abitazione acquistata.




Come si calcola la nuda proprietà?


Il calcolo del prezzo della nuda proprietà viene effettuato partendo dal valore dell’immobile, da stimare mediante un’apposita perizia.


Per calcolare la nuda proprietà in caso di usufrutto vitalizio è necessario moltiplicare il valore di mercato dell’immobile per il tasso di interesse legale vigente e per i coefficienti redatti dal Ministero delle Finanze, che tengono conto dell’età dell’usufruttuario. 


Il prezzo della nuda proprietà è dato dunque dalla differenza tra il valore di mercato e il valore dell’usufrutto. e sarà direttamente proporzionale all’età dell’usufruttuario.


Per calcolare la nuda proprietà in caso di usufrutto a termine si applicano invece dei coefficienti che tengono conto della durata dell’usufrutto. In questo caso il prezzo della nuda proprietà è inversamente proporzionale alla durata: maggiore è la durata, minore è il prezzo.



Come avviene il versamento delle imposte e delle spese tra nudo proprietario e dell’usufruttuario?


Il pagamento delle imposte è ripartito in questo modo:

  • l’IMU e la Tasi sono a carico dell’usufruttuario

Se quest’ultimo ha adibito la casa ad abitazione principale non dovrà pagare le imposte.

  • la Tari è anche a carico dell’usufruttuario

Se affitta la casa l’imposta sui rifiuti sarà a carico del conduttore.



Con riferimento invece alle spese si applica lo stesso meccanismo dell’affitto ossia le spese di manutenzione ordinaria e le spese condominiali sono a carico dell’usufruttuario che utilizza l’immobile mentre le spese di manutenzione straordinaria sono a carico del nudo proprietario.