TERZA ETA'
Isolamento sociale tra gli anziani: dati Aira e ISS
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L’Associazione Anziani Rete Associativa (Aira) ha rilevato che 2 anziani su 10, di età superiore ai 65 anni, non hanno alcun contatto con altre persone per un’intera settimana. Ancora più preoccupante è il fatto che ben 7 anziani su 10 non partecipano ad alcun tipo di incontro collettivo.

Questi dati mettono in evidenza il crescente problema dell’isolamento sociale tra gli anziani, un fenomeno che può avere gravi conseguenze sulla loro salute e sul loro benessere.

Anche l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha reso noti dati preoccupanti sul fenomeno dell’isolamento sociale: il 15% degli anziani in Italia, corrispondente a più di 2 milioni di persone con 65 anni o più, vive in condizioni di rischio di isolamento sociale.

Il fenomeno colpisce sia uomini che donne ma risulta più frequente tra coloro che hanno un basso livello di istruzione e maggiori difficoltà economiche. Inoltre è correlato a una maggiore incidenza di disabilità e ricoveri ospedalieri.

Questi anziani, durante una settimana, non hanno contatti né telefonici né in persona con altre persone e non partecipano ad attività sociali in luoghi di incontro o aggregazione. In alcune regioni, questo dato tocca quasi 1 anziano su 3, evidenziando la portata estesa e allarmante del problema.


Isolamento sociale e salute

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica “Neurology”, il giornale dell’American Academy of Neurology,  l’isolamento sociale ha un impatto diretto sul cervello, influenzando il volume di aree cerebrali cruciali per l’apprendimento e la memoria.

Gli studi hanno infatti dimostrato che le persone che soffrono di isolamento sociale presentano un aumento del 26% delle probabilità di sviluppare decadimento cognitivo,  demenza e sviluppo della depressione rispetto a coloro che mantengono relazioni sociali nel corso degli anni. Questo fenomeno è associato a un’atrofia delle regioni cerebrali coinvolte nel controllo delle funzioni cognitive.


Isolamento sociale e costi sociali

L’isolamento sociale non è solo una questione individuale, ma ha implicazioni significative sulla salute e sul benessere complessivo degli anziani, così come sui costi sociali.

È quindi fondamentale che le politiche e gli interventi di salute pubblica siano orientati verso la prevenzione e la gestione dell’isolamento sociale, al fine di garantire un miglioramento della salute e del benessere degli anziani e di ridurre il peso sociale associato a questa sfida sempre più rilevante.

L’Istituto Superiore di Sanità sottolinea l’importanza di creare una società inclusiva in cui gli anziani possano continuare a contribuire in modo significativo e beneficiare di un ambiente sociale e tecnologico in costante evoluzione.

Questo richiede un impegno collettivo per promuovere l’inclusione sociale, sostenere le reti di supporto e favorire l’accesso alle risorse e alle tecnologie che possono migliorare la connettività e la partecipazione degli anziani alla vita sociale e comunitaria.

Per affrontare questa sfida, sono state sperimentate diverse strategie nel settore pubblico, privato e nel volontariato. Tuttavia, il bisogno di assistenza sociale e sanitaria per gli anziani supera di gran lunga le risorse attualmente disponibili, sia a livello pubblico che privato.

Le soluzioni attualmente disponibili, come l’assistenza domiciliare, le residenze assistite e le case di cura, spesso non affrontano appieno il problema della solitudine, poiché mancano di sostegno emotivo e di relazioni significative.

Alternative più efficaci includono i Centri Diurni, le case alloggio e il co-housing, che offrono un ambiente sociale stimolante e supporto reciproco tra gli anziani. Queste soluzioni consentono agli anziani di rimanere nel loro ambiente abituale, mantenendo un senso di autonomia e dignità.

È importante promuovere e investire in queste soluzioni innovative, sia a livello pubblico che privato, al fine di contrastare efficacemente la solitudine e l’isolamento sociale tra gli anziani e migliorare la loro qualità di vita.


Conclusioni

I dati forniti dall’Associazione Anziani Rete Associativa (Aira) e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) rivelano una realtà allarmante: un numero significativo di anziani over 65 anni si trova in condizioni di isolamento sociale, con una parte di loro che trascorre addirittura un’intera settimana senza alcun contatto con altre persone.

Questo fenomeno mette in luce l’importanza cruciale di affrontare il problema dell’isolamento sociale tra gli anziani. È essenziale adottare misure concrete e mirate per promuovere connessioni sociali significative e per garantire che gli anziani possano partecipare attivamente alla vita comunitaria. Solo attraverso un impegno collettivo e l’implementazione di politiche inclusive possiamo contrastare efficacemente l’isolamento sociale e migliorare il benessere degli anziani nella nostra società.