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Assistente domiciliare sleale
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Assistente domiciliare sleale

Nel corso degli anni si è assistito in Italia ad una crescita delle assunzioni di assistenti domiciliari o collaboratrici domestiche, chiamate nel gergo comune “badanti”.

Sempre più anziani ricorrono al loro sostegno quotidiano, per via di problemi di salute ma anche per solitudine.

Purtroppo come in ogni ambito, anche in questo caso si può incappare in una persona poco leale come dimostrato più volte dalle cronache giornalistiche.

Uno dei problemi più diffusi riguarda il rifiuto, da parte della collaboratrice, a sottoscrivere un regolare contratto di lavoro.

Spesso giustificano ciò facendo leva sul fatto che la prestazione si fonda su una relazione di fiducia e lealtà reciproca ma a volte, trascorso del tempo, le cose cambiano.

Occorre sottolineare che se non viene sottoscritto un contratto di lavoro non vengono neanche versati i contributi all’Inps - previsti dalla Legge - e nel caso in cui la collaboratrice domestica fa una vertenza sindacale, per lei non sarà difficile dimostrare che svolgeva un lavoro continuativo e il giudice non potrà che far pagare caro all’assistito l’assenza di un regolare contratto.


Cosa fare?

Il rapporto di lavoro con l’assistente domiciliare deve essere sempre in regola con la legge ed il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, dichiarando inoltre all’Inps l’effettivo orario di lavoro.

Per avere maggiori  informazioni e per ricevere assistenza nelle pratiche di assunzione o verificare la regolarità del contratto in corso è possibile rivolgersi alla Camera del Lavoro presso l'ufficio Caaf Cgil (centri autorizzati di assistenza fiscale). 

Andando sul sito www.cafcgil.it puoi trovare gli indirizzi e il numero di telefono degli uffici Caaf Cgil presenti nella tua regione.


Conclusioni

Occorre che il rapporto di lavoro con l’assistente domestica sia sempre in regola con la normativa vigente, per scongiurare che si trasformi nel tempo in una vertenza con costi e oneri di gran lunga maggiori. 

Bisogna inoltre prestare attenzione e scegliere sempre con cautela e accortezza le persone a cui affidare la cura di noi stessi o dei nostri cari. 

Le cronache giornalistiche infatti purtroppo raccontano di casi in cui gli anziani vengono maltrattati fisicamente e/o psicologicamente così come viene loro sottratto denaro attraverso intimidazioni

In tal caso occorre chiedere immediatamente l’intervento delle forze dell’ordine, chiamando i Carabinieri al numero 112.